sabato 13 ottobre 2012

La mia prima e poi seconda salamandra pezzata!!

 Tra ieri ed oggi diciamo che la voglia di stare a mollo me la sono proprio tolta....... acqua dal cielo e dalla terra ma ne è valsa la pena,per me e per l'attrezzatura una gran bella sfida e poi il piacere di stare vicino a magnifici animali come questi.
Non nascondo il fatto che oggi,dopo sei ore e mezzo sdraiato sotto ad una cascatella con muta e grand'angolo non incominci a sentirmi male e a dolorare ma alla fine penso qualche sacrificio ci voglia x arrivare ad un buon risultato e poi la cioccolata calda finale è stata un toccasana!!

mercoledì 19 settembre 2012

IL CIMITERO DEI PIOVANELLI

Il cimitero dei piovanelli ......... e di tutti quegli uccelli limicoli che prima o poi da quà fanno il loro passaggio.
Il cimitero di molti cormorani , tanto odiati dagli amici pescatori , spesso trafitti da grossi ami o morti strozzati dalle lenze, affogati nel "pattume "di un amministrazione che non ha le forze di bloccare questa escaletion di inciviltà.
Il cimitero della dignità xchè quì non ve ne è, sia per l'uomo che continua a creare queste cose sia per gli animali vittime di atroci sofferenze, un luogo da cui scappare.


DOVE CI TROVIAMO? Non all'inferno ma al Porto di 
VIAREGGIO ,in Toscana,una delle più belle regioni d'Italia e in una delel più belle città della regione almeno per quanto dovrebbe riguardare il lato paesaggistico e ambientale, una città estremamente legata al mare e alle sue vissute esperienze, da un passato di pescatori e di storie antiche che riecheggiano in ogni angolo della città.
Storie fatte di fatica,di sfide,dove gli uomini scendevano in acqua in ogni condizione e con mezzi rudimentali ma facevano di tutto per ritornare a casa con qualcosa per cui vivere,un qualcosa donato dal mare e allora quì si creava quel rispetto ,quella devozione,quel carattere che ho imparato a conoscere da mio padre (viareggino) e che fanno del popolo viareggino un insieme di persone orgogliose e fiere,persone aperte e audaci,persone che stimo e ammiro anche dopo la forza dimostrata dopo il recente incidente alla ferrovia.

C' è però questa parte di Viareggio che non mi piace/ci piace più e che non rispecchia il carattere della 
città, non lo rispecchia perchè lo scempio è dettato da poche persone ignoranti e grette e appoggiato, 
con la quotidiana indifferenza dalle autorità e gli enti che dovrebbero vigilare su quest'area lasciata in balia dell'abandono e del degrado più estremo.



COSA SUCCEDE ??
La cosa è semplice e non servono inutili rigiri di parole :
La zona del vecchio porto, del triangolino (nome associato a tale area)
è una specie di mecca sia per pescatori che per fotografi visto la massiccia presenza sia di pesce che di uccelli.
Ora,nel secondo caso,quello dei fotografi, è difficile che succedano eventi sgradevoli ( escluso alcuni casi rarissimi) dove anche loro fanno qualche cavolata,e che comunque spesso non dovrebbero essere presenti perchè l'area sarebbe riservata e vi dovrebbe essere un divieto di accesso per le persone non autorizzate.


       
Nel secondo caso , quello dei pescatori il discorso cambia parecchio.
Risaputo ed innegabile infatti è l'abitudine del 95% dei pescatori frequentanti la suddetta zona di abbndonare i loro rifiuti e qualsiasi genere di "monnezza" presso le loro "postazioni di pesca", per uno che si riporta a casa la propria  spazzatura e magari un pò di quella degli altri ce ne sono nove che fanno l'opposto.


C'è spazzatura e inciviltà ovunque cada l'occhio,anche nelle belle foto che sono riuscito a portare a casa di alcuni piovanelli e un voltapietre si può rimanere stupiti che siano state scattate in un posto del genere......il tele (l'obiettivo) che utilizzo ha un buon bokhen e sfuoca molto bene lo sfondo,isolando il soggetto dal resto del contesto,se si usa un grandangolo.........ecco i risultati.

Gente che ammassa sedie , chi ha buoni intenti porta grossi sacchi vicino a dove pesca che riempie di sporcizia giorno dopo giorno ma che poi lasciati li inevitabilmente si aprono facendo fuoriuscire tutto sulla spiaggia,qualcuno se può addirittura tenta di uccidere gli uccellini perchè ha paura che rompano le lenze o spaventino il pesce,poi arrivano i tossici che lasciano siringhe un pò ovunque.
Ogni tanto ammirevoli manifestazioni si occupano con l'aiuto di volontari della ri-pulizia dell'area ma con esiti quasi indifferenti perchè dopo pochi giorni,

grazie all'azione di questa gente maleducata,tutto ritorna come prima o peggio.......


LE CONSEGUENZE  ??
Le conseguenze non sono scontate, la spazzatura crea degrado ambientale ma sarebbe forse uno dei mali minori,soprattutto per le specie di volatili che sfruttano l'area (come sicura stazione di migrazione,di rifugio,di riposo  o per nidificare) e anzi probabilmente funge da attraente per alcune specie,ma dietro ad un cibo così facile si cela il triste epilogo di un KILLER ,le lenze e gli ami lasciati sul posto dai pescatori.
Le lenze spesso si attorcigliano alle povere zampe dei volatili,soprattutto dei limicoli e degli uccelli più piccoli,fermandone progressivamente la circolazione sanguigna arrivando (in grossa percentuale) alla necrosi e alla perdita quasi totale dell'arto; spesso questi poveretti sopravvivono per un pò zoppicando e arrancando alla ricerca di cibo vicino ai loro assassini ,coloro che fanno questo,finchè poi,un giorno,con l'unica zampa buona inciampano di nuovo in un altra lenza,la fine di una vita è garantita ma sotto atroci sofferenze,una morte lenta e dolorosa oltre che ingiustificabile.
Gli ami poi spesso trafiggono i becchi,gli esofaghi o trapassano letteralmente un ala con le conseguenze che ne derivano,poi ci sarebbe il polistirolo delle confezioni di esche,lasciato a mucchi che poi ostruisce le vie respiratorie degli animali,insomma è una lenta carneficina e ,consapevolmente che non potrei più andar a fare foto lì,in quel posto che potrebbe per me essere magico ma che ogni volta, davanti a tale spettacolo mi fa strozzare il cuore,spererei che un giorno fosse ripristinata la vecchia recinzione che sotto gli occhi di tutti e di tutte le amministrazioni è stata distrutta per consentire l'accesso a quest'area che dovrebbe restare aperta solo agli addetti ai lavori,sarebbe la cosa più utile da fare per il rispetto di queste povere e dolci bestiole e visto che non avendo avuto un educazione dai propri genitori (probabilmente) quelle persone che fanno questo sono oramai inrecuperabili.

LA BEFFA ??
A quattro metri da alcuni pescatori,accerchiati da pattume di ogni genere vi sono gli unici due bidoni adibiti alla raccolta dei rifiuti e gentilmente concessi dal COMUNE di VIAREGGIO, sono vuoti.

domenica 9 settembre 2012

Zone ad alta tutela naturale,preservazione dei siti di nidificazione,massima sorveglianza,controllo e tutela...........solo odio verso i fotografi naturalisti e permissivismo totale .

 Non voglio fare delle polemiche  infinite,anche io stamani mattina alla fine ero sul confine di una zona dove non bisognerebbe accedere perchè usata dal Fratino e da altre specie di limicoli per nidificare, specie in difficoltà e per questo ancora più tutelate.......
 Mi sono mantenuto sul confine, ho aspettato questo momento perchè non volevo essere invasivo e rischiare di disturbare i soggetti in altri momenti delicati tipo accoppiamento,cova,o altro.....momenti belli ma delicati che ben si fotograferebbero ,ma per me una foto deve avere studiate,deve essere aggressiva,ammaliante bella insomma ma anche avere un prezzo,il prezzo di rischiare che una coppia non si riproduca o abbandoni il pullo per me non è un prezzo sostenibile.....poi per carità sbagli ne facciamo tutti ,morale ho spettato e per cosa:
 arrivare alle cinque del mattino per appostarmi e trovare si qualche fratino ma intento a razzolare tra una lattina e qualche pezzo di pollo lasciati li a decomporre da pescatori abusivi e inlegali credo (mi sto informando), gente che faceva colazione sulla sponda dello stagno fregandosene altamente della fauna disturbata,schifo e degrado ovunque,cartelli del sito e del comune di Vecchiano oramai marci e usati come appendiabito o addirittura legna da ardere da questi tipi.....la ciliegina,un rumeno che si sciaqua le palle nello stagno e poi va a recuperare le masse delle reti cantano Ledy Gaga....che schifo,due foto al fratino e quando me ne vado mi ferma al parcheggio la municipale,vedendomi l'obiettivo in mano e mi chiarisce che assolutamente non mi devo avvicinare a quell'area.
Sorrido e un pò mi vergogno di come in questo paese stiano andando le cose,a presto Lorenzo

Sotto uno stralcio della mail inviata ad alcuni assessori del comune di Vecchiano nella speranza di avere qualche chiarimento :


Da: Lorenzo Shoubridge <fojonko.boulder@gmail.com>
Date: 09 settembre 2012 12:06
Oggetto: Sito nidificazione fratino
A: ass.dcanarini@comune.vecchiano.pisa.it

Per conoscenza
Egregio  Assessore, Consigliere, Daniela Canarini  
Mi  chiamo Shoubridge Lorenzo e sono un fotografo naturalista ,trovandomi stamattina vicino al sito di nidificazione del Fratino nel vostro comune e osservando alcuni cartelli presenti sul territorio volevo chiedervi come mai ,consapevolmente che anche un fotografo può fare molti danni a volte, lo stagno che dovrebbe essere protetto e tutelato sembrava essere diventato un laghetto di pesca sportiva,Apprezzerei qualche chiarimento,anche perchè io stesso a volte mi accingo a fotografare dal confine ( a volte sconfino ) e penso proprio che non si debba fare,me ne assumo le responsabilità e comunque non lo faccio nel periodo di nidificazione......le allego qualche file,sperando che si possa fare qualcosa in merito visto che anche se ad un occhio poco attento questi piccoli uccellini possono risultare insignificanti e io stesso ,nella mia ignoranza,non riesco ad apprezzarli completamente ma sono certo che sono li ,come insetti,zanzare,fiori e altro a far parte di un disegno delicato ,forse un bell'acquarello da poter apprezzare ma che se tenuto all'umido non fa tardi a Svanire, In fede Lorenzo Shoubridge.

martedì 21 agosto 2012

Al volo il gambero

Non smetterò mai di ringraziare Amedeo che mi ha fatto conoscere uno degli ultimi siti dove ancora si può osservare una esigua popolazione di questi gamberi di fiume endemici sempre più minacciata.
Forse il soggetto sarà meno di impatto del precedente ma ha per me un valore speciale e spero che le sorti del suo destino,come specie,a livello italiano,possano cambiare anche se sarà difficile........

On the water

.............a pelo d'acqua ma non riferito allo splendido lepidottero ma bensì al paraluce e a parte della ghiera di messa a fuoco del mio oramai inseparabile e collaudato 150mm
Già provato dalla sessione di ieri mattina alla ricerca di uno scatto fortunato che ritraesse il gambero di fiume, oramai in serio rischio di estinzione è capitata questa opportunità dopo che altre erano sfumate, stamattina alle sei e trenta circa ero a mollo senza muta nell'acqua fredda con le costole erose e i lividi nel sangue dai sassi su cui poggiavo nell'alveo del torrente per riprendere questa fantastica scena di cui posto una versione "veloce"........
difficoltà fisiche unite ad un elevato grado tecnico,una serie di elementi che dovevano combaciare per la riuscita dello scatto,soggetto fortuitamente e inaspettatamente trovato ,mosso per lo spostamento dell'acqua sullo stesso,freddo,acqua quasi dentro l'ottica e scarsa base d'appoggio per la camera,sassi ,buio,illuminazione rischiosa,soggetto mobile e nella prima parte impaziente........ma non sono le difficoltà che premiano uno scatto,ne il soggetto stesso,ma lo scatto.

giovedì 12 luglio 2012

Lillaz forever

 Ciao!! sono appena rientrato da una cinque giorni prolungata in quel di Cogne,la classica escursione  - vacanza dedicata a me e a mio figluio Thomas,solo io e lui,una reflex che però uso solo la mattina presto per non penalizzare la vacanza.......prolungata perchè il primo giorno,dopo una bella escursione su alle cascate si è sentito male e ,portato alla guardia medica gli hanno diagnosticato un principio di appendicite .......
 Corsa al vicino ospedale d'Aosta dove dopo i dovuti accertamenti,per fortuna, i medici hanno appurato che si trattava di una semplice gastroenterite e comunque abbiamo preferito passare la notte in ospedale (ricaricandoci-lo con un pò di liquidi ) per proseguire l'avventura all'indomani........
 Per noi questa vacanza soli uomini è divenuta una cosa speciale dove si crea un certo legame,una sorta di complicità che altrimenti in presenza della mamma non si crea,pesca tutte la sere e rigorosamente barbeque all'aperto,tenda ,cioccolate calde e qualche ora passata a sognare sotto le stele,insomma,sono dodici ore che siamo a casa e già vorremmo che fosse il prossimo anno per poterci tornare!!
 Fotograficamente parlando non è andata malissimo anche se i lepidotteri che volevo osservare non c'erano ma incontrare un Parnassius è sempre una bella cosa e quest'anno,avendo anticipato di un mese,cen'erano veramente tanti esemplari,un inaspettato bruco di macaone che però mi ha fatto tribolare per via del vento e poi la melanargia,farfalla molto comune in montagna ma che bene non avevo ancora ripreso,molti neurotteri e ortotteri,insomma,mi sono un pò rifatto di una stagione macro per me un pò balorda e adesso solo mi manca la voglia di sistemare l'hard disk.........sono da poco rientrato!!

mercoledì 11 aprile 2012

L'ovatura della rana temporaria,fulmini,grandine fango e altro ancora.......

Qualche settimana fa io e il mio compagno di foto,Amedeo,siamo stati su in Appennino a fare un giro escursionistico per vedere come buttasse da quele parti e se la primavera si fosse già affacciata anche in quel remoto angolo di Paradiso.
Effettivamente qualche sorpresa la abbiamo avuta,con i crocus,i bucaneve e altre infiorescenze emergenti dal fitto fogliame del sottobosco,pochi animai però e speravamo nel rincontrare Gualtiera,la volpe che avevamo filmato per tutto l'autunno.Niente.
Ma anche dove sembra non esserci mai niente,se guardi con introspezione,ti rilassi e cerchi di vedere oltre il visibile ecco che non ci vuole molto per scorgere due grandi occhioni,che poi tanto grandi non lo sono,emergere da un angolo di muschio.
E' ula rana temporaria,un fantastico anfibio abitante l'Appennino centrale che proprio di questi tempi ritorna ai piccoli stagni per accoppiarsi e deporre le uova.
Stagni che seppur piccoli non tardano a riempirsi di masse gelatinose,atti d'amore e suoni pazzeschi che riecheggiano per tutta la valle.
Nella fortuna non abbiamo avuto fortuna,infatti i pochi individui presenti si erano già accoppiati e non abbiamo assistito a questo evento ma comunque siamo riusciti ad intravedere le ovature e alcune femmine che vi stavano sopra raccolte,quasi a fare la guardia ,vigilando contro eventuali predatori o fotografi!!
Devo dire che sono stato molto li a fotografare,quasi rapito da questi splendidi animali e dal tentativo di riprenderne un atto di vita.
Alle dieci ha iniziato a piovere,poi alle tre è arrivato il temporale,con grandine e pioggia forte.
Sono rimasto solo,sotto l'acqua,con in mano il mio fish,la giornata era iniziata all'insegna del bel tempo,e io ovviamente non avevo la giacca a vento,tutto mezzo quasi affogavo sotto il mare di scatti e nel pieno di un nubrifragio primaverile........
Ormai è andata,ho dato il massimo e ho prodotto delle buone foto,tornassi indietro forse avrei cambiato qualche virgola,ma va bene anche così,va bene e spero di rivederle li anche il prossimo anno,in quell'angusto stagnettino dove bevono cinghiali e cervi,dove l'acqua scarseggia ma che l'uomo non è ancora riuscito a rovinare.

sabato 7 aprile 2012

ETICA E DINTORNI..........

Mi piacerebbe spendere qualche parola sull'etica nella fotografia naturalistica ,della quale ,posso dirlo francamente,sono stato da sempre promotore all'interno del mio blog,sul campo,quando fotografo,nel circolo fotografico che frequento e comunque fattore alla base della mia educazione,e di come un evento possa essere strumentalizzato da poche persone per i propri fini e gettare ombra sull'operato onesto di una persona,sulla sua dignità e sul suo amore per ciò che lo circonda ,probabilmente mossi dai soliti sentimenti che attanagliano l'umanità,invidia,gelosia o come appare dal contesto,la mara delusione di essere arrivati ad un capanno ,tra le altre cose costruito presso un nido,e averlo trovato distrutto........la mara delusione di quella mattina dove il tipo non ha potuto fare foto o forse solo il non comprendere l'amore che una persona può avere .
Nido e altro passano ben presto in secondo luogo......
Domenica sono stato invitato da amici ,frequentatori di questo luogo,appunto dove era presente il capanno(e il nido del merlo acquaiolo),per fotografare l'ululone,un raro anfibio presente sul nostro territorio.
Arrivato,mi sono accordato con i ragazzi su come recare il meno disturbo possibile,poi ,con le dovute attenzioni,seguendo scrupolosamente alcuni parametri molto importanti per non danneggiare i soggetti,ho iniziato a scattare.
A metà pomeriggio sono rincasato,ovviamente lasciando il posto come trovato e essendomi sincerato che i due anfibi stessero tranquilli nelle loro pozzette.

Il luogo dove si è svolta la vicenda è un torrente dove tutti possono andare,fruito soprattutto da pescatori,i qali,mi è parso di capire,già in passato avevano interferito con vari atti di vandalismo,da bambini,da altri animali come cani etc..
La mattina ,postato il mio scatto su Juza sono stato attaccato da questa persona ( http://www.juzaphoto.com/galleria.php?cat=singola&t=127051&cat2=3&srt2=mcommento&show2=2 ),assolutamente non presente e che neppure conosco,alimentando polemiche faziose,ilazioni e altre "storie",così lui le chiama,campate in aria.
Bhè,che dire,questo è il mio blog e di certo non voglio portarci dentro queste cose,ma volevo rassicurare tutti i miei lettori che il tipo,quello del link,non vede molto chiaro appunto accecato dalla rabbia di non aver potuto far foto lunedì mattina,se veramente avesse avuto a cuore la salute di un nido,o di una nidiata,penso avrebbe usato più cautela primo nel divulgare l'ubicazione esatta del posto(lui,o suoi amici) ,poi ,sapendo che i pescatori li causano problemi,di certo avrei preso altre precauzioni del tipo non avrei proprio costruito un capanno.
Evidentemente le motivazioni sono altre e mi dispiace,mi dispiace perchè la fotografia dovrebbe essere un vettore per trasferire istanti di natura a chi per pigrizia o altro se le perde e con essi perde il senso che il nostro pianeta ha,il senso di una casa che sempre più stiamo portando alla rovina,appunto con i nostri comportamenti degeneri.
In cuor mio per me una foto non vale mai una vita e sono ben consapevole che avendo usato ogni precauzione del caso e il buon senso,precisando anche che i due individui non erano in accoppiamento,di non aver certo recato alcun danno ai due splendidi ululoni o aver causato situazioni che abbiano portato alla distruzione di questo capanno.
Sarebbe adesso buon senso,come suggerito da un amica,cercare di stimolare le autorità locali a preservare maggiormente questo luogo,appunto dove si trovano questi rari e delicati animali,ma penso che sia evidente che la cosa passi rapidamente in secondo piano difronte alla rinuncia di un posto dove pescare o dove fotografare,Questa è una tristezza e al tempo stesso anche una certezza.

Salutando chi mi segue,e anche chi affettuosamente un pò mi odia, consiglierei qualora si volesse cimentare in tecniche fotografiche particolari come appunto la fotografia di anfibi in acquario di documentarsi molto prima e possibilmente di seguire seminari o affiancarsi,almeno nei primi tempi,a persone esperte od erpetologi.
Quando si va a fotografare un soggetto in natura,soprattutto se così delicato,si deve sapere esattamente ciò che si fa,non sono giocattoli ed è fondamentale preservarli come patrimonio per le generazioni future,cia,con affetto Lorenzo

http://www.legambientepiemonte.it/doc/norme%20igieniche%20SHI.pdf